Palazzo Broletto taglia la navetta urbana diretta all’ospedale, ma gli
utenti salgono sulle barricate: «Servizio indispensabile per le fasce
più deboli della popolazione». Ieri pomeriggio le voci, che si
rincorrevano già da qualche giorno, hanno trovato conferma nelle parole
del sindaco Vito Bellomo. «Dal 2013, quando scadrà il relativo appalto,
la navetta urbana sarà tagliata -ha dichiarato Bellomo, che ha anche la
delega alla viabilità -. A causa dei continui tagli del governo di Roma,
infatti, le casse comunali non sono più in grado di far fronte al
servizio, che attualmente ci costa 110mila euro l’anno. Tanto più che,
per continuare a garantirlo, la ditta interessata ci ha chiesto
ulteriori risorse».Da ormai diversi anni la navetta urbana collega le
varie zone di Melegnano all’ospedale Predabissi. «Senza contare che il
servizio è di fatto illegittimo - ha proseguito Bellomo -. In base alla
normativa in materia, infatti, i servizi di trasporto urbano devono
muoversi esclusivamente entro i confini della città. In questo caso,
invece, la navetta sconfina nel territorio di Vizzolo. Melegnano può
comunque contare su ben quattro linee extraurbane gestite da
Autoguidovie (Z415, Z417, Z418 e Z420) che, dopo aver toccato le diverse
zone della città, fermano al Predabissi. Da questo punto di vista,
quindi, non ci sarà alcun tipo di problema. Anche perché a breve
avvieremo una campagna ad hoc per fornire tutte le informazioni utili
sulle linee extraurbane. L’unico quartiere scoperto sarà quello della
cascina Martina nell’estrema periferia ovest di Melegnano - ha concluso
il sindaco -. Ma anche in questo caso stiamo cercando nuove
soluzioni».Sta di fatto che gli abituali utenti della navetta sono sul
piede di guerra. «Abbiamo avviato una raccolta di firme perché la
navetta urbana diretta all’ospedale, che rappresenta un diritto
sacrosanto ed acquisito da tempo, non va in alcun modo toccata - hanno
tuonato imbufaliti -. Il bus rappresenta un servizio utile a tutti e in
particolare a chi non possiede un proprio mezzo di trasporto, agli
anziani di Melegnano e a tutti coloro che hanno difficoltà a deambulare,
ai disabili e alle categorie più fragili della nostra comunità. Tanto
più che, a differenza di altri comuni dove il servizio è gratuito, i
cittadini di Melegnano pagano un euro per ogni corsa».Ma i melegnanesi
hanno sollevato anche un’altra questione. «L’autista della navetta
urbana - hanno incalzato - è una persona stimata e benvoluta da tutti,
che presta il suo lavoro con grande competenza e responsabilità. Ma
all’età di 54 anni - si sono infine chiesti conoscendo già la risposta
-, se dovesse perdere il suo posto di lavoro, dove troverebbe un nuovo
impiego?».Fonte: Il Cittadino
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