venerdì 23 novembre 2012

San Donato - Sei telecamere ad alta tecnologia

L’esecutivo di Andrea Checchi dà il via al Patto sicurezza. In base ad una delibera approvata nei giorni scorsi sei telecamere ad alta definizione, in grado di filmare le targhe dei mezzi, si accenderanno in prossimità di alcuni varchi di accesso al centro. In particolare i dispositivi, finanziati da Eni in base ad un accordo con il Comune, verranno installati seguendo la seguente mappa: via Emilia (in prossimità del supermercato Billa), Piazza Supercortemaggiore all’incrocio con la via Emilia, via Fabiani, via Fermi in prossimità del centro sanitario, via XXV Aprile, stazione ferroviaria. «Questo primo passo, che si pone l’obiettivo in futuro di stringere ulteriori sinergie con le realtà produttive del territorio - spiega l’assessore alla sicurezza Andrea Battocchio -, si concretizzerà con un investimento effettuato da Eni in una nuova tecnologia che verrà messa a disposizione di vigili e forze dell’ordine attraverso un piano che potenzierà gli strumenti per il controllo del territorio».Entrando negli aspetti tecnici del provvedimento, l’assessore prosegue: «Esiste già un programma informatico che consente di individuare in tempo reale le targhe dei mezzi rubati: sarebbe solo necessario che le forze dell’ordine al momento di ciascuna denuncia per furto, caricassero i relativi dati, dopodiché il sistema di videocontrollo le individuerebbe, accelerando fortemente le indagini attraverso un monitoraggio ininterrotto». I dispositivi installati negli anni scorsi dalla giunta Dompè, che sono entrati in funzione dopo una serie di traversie e ritardi, non hanno una definizione sufficiente per rendere visibili nei filmati i numeri di targa; pertanto rappresentano un aiuto per altri tipi di controlli, ma in base a quanto emerge dalle verifiche condotte dagli addetti ai lavori il risultato rimane incompleto. Per questo è maturata la decisione, anche in virtù di un’esigenza sentita da Eni di tutelare il proprio personale, di potenziare ulteriormente la tecnologia dedicata alla sicurezza. Dopo questa prima tappa, viene manifestata l’intenzione di coinvolgere ulteriormente il mondo del terziario sandonatese. «Ad esempio - conclude Battocchio -, vorrei portare avanti un confronto con le imprese che si avvalgono del servizio di guardiania privata, al fine di mettere in rete le risorse in campo a beneficio anche delle aree pubbliche circostanti, quale potenziamento del presidio».La prima alleanza tra pubblico e privato è avvenuta con Eni, l’azienda più importante di San Donato: in base a questo non è da escludere che in futuro si possano creare sinergie con altri grossi marchi della città per cercare di rafforzare i dispositivi di sicurezza nell’interesse delle aziende stesse, ma soprattutto dell’intera città.Fonte: Il Cittadino

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...