Rifiuti galleggianti e acqua intorbidata da scarichi inquinanti. È una
situazione vecchia, che a Tribiano si ripresenta di anno in anno. E se
fortunatamente gli scarichi abusivi sono divenuti sempre meno frequenti,
la stessa cosa non si può dire per i rifiuti che abbondano sulle rive
dell’Addetta e lungo le strade provinciali. E la cosa più grave è che il
gran numero di tronchi spezzati rischiano di fare da “tappo” alle
bocche del colatore, aumentando di conseguenza il rischio di
esondazioni.»Sono quasi due mesi - spiega il consigliere di Per Tribiano
Marco Landenna - che alcuni cittadini hanno segnalato lo scarso stato
di manutenzione delle sponde dell’Addetta. A seguito delle abbondanti
precipitazioni, infatti, varie piante stanno franando verso l’alveo con
il rischio che occludano la sezione di deflusso delle acque con
conseguenti esondazioni. È necessario intervenire prontamente e
l’amministrazione si deve fare carico di questo problema (magari
attivandosi con chi di dovere) prima che sia troppo tardi». Molto
attiva è la protezione civile di Paullo e Tribiano, che già a marzo si
era attivata per la rimozione degli alberi caduti in acqua. Le attività
principali si sono focalizzate sui 2 fusti presenti nella riva destra
dell’Addetta che rischiavano di crollare: sono stati prima tagliati
dalle radici e rami che li tenevano ancora ancorati all’argine, poi sono
stati imbragati e legati in modo da poter essere spostati sulla riva
opposta dove era previsto il punto di ammassamento della legna
recuperata. Un’operazione complessa, facilitata grazie ad una gru in
grado di sollevare fino a 10 tonnellate messa a disposizione da
un’azienda locale di Tribiano.Fonte: Il Cittadino
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