Mille euro rubati e la solita scia di danni, è questo il bilancio della
notte brava dei ladri in cinque scuole lodigiane. Il primo allarme è
scattato alle 20.30 all’istituto Cesaris di viale Cadorna a
Casalpusterlengo dove il custode ha visto due individui andarsene, i
carabinieri si sono precipitati sul posto ma gli intrusi se n’erano già
andati. Con il bottino più grosso della serata, 600 euro in monete
raccattate nella macchinetta del caffè e nei due distributori di merende
al piano terra vicino ai laboratori. Per entrare a scuola i ladri hanno
forzato la porta che dà sul cortile, una volta dentro hanno razziato i
distributori e sono fuggiti. Venti minuti più tardi, erano pressappoco
le 20.50, il sistema d’allarme dell’Itas a Codogno ha dato l’avviso del
nuovo blitz: i malviventi hanno letteralmente divelto la porta
d’ingresso da dove due mesi fa erano entrati e che proprio in seguito a
quel raid i responsabili dell’istituto avevano rinforzato. Prima di
compiere ogni mossa gli autori del raid hanno ruotato la telecamera di
videosorveglianza posizionata all’esterno, che così non ha ripreso
nulla. L’incursione è stata velocissima, i ladri hanno spaccato la
macchinetta del caffè, quella delle bibite e delle brioche al piano
rialzato del Tosi e una volta terminato il lavoro lì, con i 100 euro
razziati in tasca, si sono spostati pochi metri più in là, nella sezione
geometri del Calamandrei che ha sede all’interno dello stesso plesso in
viale Marconi. Scardinati la macchinetta del caffè, il distributore
delle merende e il cambiamonete se ne sono andati con 200 euro in tutto.
A 40 chilometri da lì, nello stesso istante, andava in scena un
identico raid all’Istituto Tecnico Economico Bassi a Lodi, ma in via di
Porte Regale le cose sono andate diversamente. Il titolare della ditta
Bassi che gestisce la rete di distributori di merende e bibite in tutti e
cinque gli istituti bersagliati dai ladri, si trovava infatti
all’interno dell’istituto per una ricognizione con la polizia. E i
ladruncoli che avevano già forzato la porta antipanico sul retro e
sistemato in mezzo una sedia così da tenerla aperta e disporre di una
via di fuga, sono stati costretti a levare le ancore prima del
tempo.Erano in due del mattino e il custode del Bassi li ha visti
correre verso il centro città. Potrebbero essere gli stessi che la sera
stessa hanno fatto centro all’istituto superiore Pandini di Sant’Angelo
Lodigiano.Fonte: Il Cittadino
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