E' business per criminalita' organizzata, 4/o dopo droga e falsi
Un giro d'affari di oltre 19 miliardi di dollari all'anno, che lo
pone al quarto posto dopo gli stupefacenti, la contraffazione e il
traffico di esseri umani. E' il valore mondiale del commercio illegale di fauna selvatica, un
business redditizio per la criminalita' organizzata che ''minaccia
specie in via di estinzione, mina la sicurezza nazionale, impoverisce le
comunita' locali e comporta rischi crescenti per la salute globale''.
Lo denuncia un dossier di Wwf e Traffic presentato a New York in una
conferenza degli ambasciatori Onu. I profitti derivanti dal traffico
della fauna selvatica sono utilizzati per l'acquisto di armi, per
finanziare i conflitti civili e il terrorismo, si legge nel rapporto
''Combattere il traffico illegale di fauna selvatica; una consultazione
con i governi''. In base ai dati, 100 milioni di tonnellate di pesci,
1,5 milioni di uccelli vivi e 440.000 tonnellate di piante medicinali
sono commercializzati illegalmente ogni anno. Tra i traffici piu'
remunerativi c'e' il corno di rinoceronte, che raggiunge i 60mila
dollari al chilo. ''I crimini contro la natura sono aumentati in modo allarmante negli
ultimi dieci anni e sono sempre piu' spesso condotti da organizzazioni
criminali a livello mondiale, per cui abbiamo bisogno di una risposta
che sia globale'', ha detto Jim Leape, direttore generale di Wwf
International. ''Sono spesso le comunita' piu' povere del mondo a essere
danneggiate da questo commercio illegale, mentre le bande criminali e i
funzionari corrotti traggono profitto'', ha aggiunto Leape. Fonte: Ansa.it
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