Una grande festa
per dare il via a un progetto con un obiettivo ambizioso. Sabato 12,
al Polifunzionale di via Parri, partirà ufficialmente "Trame fitte",
iniziativa che punta a migliorare la coesione e l’integrazione nel
quartiere di Certosa e in via Di Vittorio attraverso lo sport.
Il progetto – di durata triennale – coinvolgerà
mille minori, 800 famiglie, 6 enti del terzo settore, 5 scuole, 2
parrocchie, un’associazione sportiva e i servizi sociali del Comune,
utilizzando i processi educativi legati alla pratica sportiva per
stimolare il confronto tra le persone e per rafforzare le relazioni
sociali.
Il “gioco di squadra” – sostenuto dal comune di San
Donato, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo e ideato e coordinato
dalla Fondazione Laureus Italia – coinvolgerà un lungo elenco di
partner operativi: le cooperative Aurora 2000, Pepita ed Eureka, l’AIAS
(Associazione Italiana Assistenza Spastici), il Rugby Metanopoli, le
parrocchie dell’Incarnazione e di Santa Maria Ausiliatrice, la scuola
Mario Greppi (infanzia e primaria), la Martin Luther King, la materna
Arcobaleno, il nido Coccinelle e AFOL (Agenzia Formazione Orientamento
Lavoro).
L’area d’intervento, dove vivono più di 7mila persone,
è stata individuata sulla base della separazione geografica dal resto
del territorio comunale e per via dello scarso “affiatamento” sociale,
dovuto principalmente all’alto turn over dei residenti indotto da costi
“abitativi” di lunga inferiori alla media cittadina. Le azioni saranno
condotte da figure con competenze tecnico-sportive, relazionali ed
educative, della cui formazione, coordinamento e monitoraggio si
occuperà la Fondazione Laureus, per mezzo di operatori professionali
specializzati. Sviluppando il filo conduttore della pratica sportiva
giovanile, il progetto punterà a mettere in rete le famiglie, a
presidiare il territorio, a coordinarne i servizi presenti per favorire
la nascita di gruppi spontanei di aiuto e mutuo sostegno.
«Mai come in questo caso il ricorso alla metafora
sportiva diventa calzante e ricco di significato – dichiara il sindaco
Checchi – occorre mettere in campo una formazione ben allenata e
affiatata per fare rete e segnare una meta importante su un terreno
difficile come quello della coesione sociale. Educare i ragazzi allo
spirito di squadra significa abituarli a modalità di interrelazione sane
e sincere applicabili anche fuori dall’ambito sportivo. Ci auguriamo
che i giocatori di questa importante partita possano contare sul
sostegno di numerosi tifosi e che i ragazzi possano trovare validi
supporter nelle loro famiglie e in tutti gli abitanti del
quartiere».Fonte: MilanoToday
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